APPROFONDIMENTI
Cristina Aubry
Cristina Aubry

CRISTINA AUBRY

PRIMO ANNO:
DIZIONE E LETTURA ALL’IMPRONTA

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DOCENTE: CRISTINA AUBRY
Alle volte mi sembra che un’epidemia pestilenziale abbia colpito l’umanità nella facoltà che più la caratterizza, cioè l’uso della parola, una peste del linguaggio che si manifesta come perdita di forza conoscitiva e di immediatezza, come automatismo che tende a livellare l’espressione sulle formule più generiche, anonime, astratte, a diluire i significati, a smussare le punte espressive, a spegnere ogni scintilla che sprizzi dallo scontro delle parole con nuove circostanze. (Italo Calvino)
La parola è corpo. Con quest’affermazione intendo dire che la parola, o meglio il suono intrinseco di ogni parola, ha di per sé una vita “corporea” che si può cercare, conoscere, imparare. Il suono della nostra lingua ha onomatopee e capacità evocative non casuali, per questo la dizione non è una mera sequenza di regole pedisseque ma spesso una strada vera e propria per giungere al cuore della parola e restituire il suo senso più profondo.
Intervenire su difetti personali, usi dialettali, cantilene, ansie e corse spropositate, mangiamento di sillabe, ritmi monocordi, vezzi di pronuncia vuole essere la messa a fuoco di un percorso metodologico per approcciare un testo dal punto di vista professionale. Gli esercizi saranno tanti, mirati, giocosi, funambolici. Lo scopo è quello di intervenire sulle abitudini sostituendole ad un apprendimento cosciente e nello stesso tempo facilitato perché basato su sequenze e filastrocche. L’uso della memoria permette il depositarsi delle informazioni nuove in maniera più duratura e subconscia. Gli allievi lavoreranno singolarmente, a coppie e a gruppi a seconda delle difficoltà rilevate mischiando volutamente i livelli e cambiando continuamente tipo di esercizio proprio per permettere una maggiore fluidità e capacità di adattamento a regole differenti. Oltre alle filastrocche originali mi servirò di brevi racconti d’autore (naturalmente  italiani) già sperimentati per ritmo e sequenze sonore della nostra lingua. Ci saranno cicliche verifiche personali e naturalmente traening mirati a seconda dei problemi individuati.
I racconti scelti sono tratti da : Sillabari- G. Parise Sessanta racconti- D. Buzzati Racconti-A. Vivante Dialoghi con Leucò- C .Pavese Il sistema periodico- P.Levi Le Fanfole -F. Maraini In riva al mare-37 racconti- E. Patti Ultimo viene il corvo-I . Calvino
Unitamente al programma che prevede : I doppi suoni (e strette, e larghe, o strette, o larghe, s sonore e sorde , z sonore e sorde), il raddoppio consonantico, le consonanti in fonetica, i suoni gl e sc, i dittonghi, le aperture, le chiusure, lo staccato, il legato, il volume, il ritmo, il tono, mi piacerebbe anche introdurre delle nozioni di doppiaggio relative ai segni convenzionali.